Il giornale (marzo 1883-novembre 1886) è portavoce del R. Yacht-Club Italiano. Si tratta di un mensile, frutto dell’iniziativa di un gruppo di amici dell’aristocrazia genovese, che condivide la passione per lo yacthing, la scrittura e la critica letteraria: Cesare Imperiale (alias Lanfranco Tartaro), Gaspare Invrea (Remigio Zena, O. Rabasta ecc.; i due sono consoci della Società Ligure di Storia Patria), Emilio Spinola, Enrico Zunini (Arrigo di Carmandino), Roberto Biscaretti (Topolino, Padron Rob), Cencio Poggi (Arrigozzo, Nanni Sagola), avv. Bonfiglio (il Duchino), i capitani Filippo Bonfiglio (The captain) e Giuseppe Olivari, Pietro Guastavino; alcuni di questi erano stati già protagonisti fondatori della rivista «Intermezzo».
Il nome proviene da una ballerina, personaggio dell’omonima commedia di Meilhac e Halévy, e la scelta è specificata nel primo numero, riferendosi al “fruscio di una veste di seta” che richiami elementi leggeri, spensierati e interessanti. La struttura è bipartita: nella prima parte appaiono le rubriche letterarie (editoriale, novelle, poesie, con un’ampia parte sulla critica letteraria), nella seconda le notizie sportive con i programmi e i risultati delle regate, il medagliere, i bozzetti e disegni di yacht. Tra le più notevoli pubblicazioni della rivista c’è la pubblicazione a puntate de Le figlie della Bricicca, prima stesura de La bocca del lupo (1892) di Remigio Zena, di alcune importanti recensioni dello stesso autore a d’Annunzio, Camerana e Verga, e di racconti di autori prestigiosi come Zola e lo stesso Verga.
Per ulteriori informazioni v. R. Beccaria, I periodici genovesi dal 1473 al 1899, Genova 1994, p. 233, e E. Villa, Scapigliatura e verismo a Genova, Roma 1969, pp. 74-101.
La presente serie è stata digitalizzata grazie al contributo di Edoardo Carlevaro.